27/03/2022

Giardini storici, idee green per lo sviluppo

Il patrimonio di spazi verdi può diventare un fattore competitivo in chiave di progetti sostenibili “Ma serve più attenzione per parchi, alberi e piante”.

I giardini storici del nostro Paese rappresentano un patrimonio di inestimabile valore sia sotto il profilo ornamentale sia botanico e culturale. Gli esempi si trovano ovunque: dal sito Unesco della Reggia di Caserta, passando per il parco Miramare di Trieste. Attenzione però anche alla nostra provincia che può a pieno titolo insidiare queste celebri mete: dal giardino di conifere ideato da Vincenzo Richeri sull’isola di Loreto incastonata nel lago d’Iseo, arrivando al Vittoriale degli Italiani. E dal dibattito sul tema al Brixia Forum, in occasione della seconda giornata di Cosmogarden, emerge la volontà di ispirare una visione nuova dei giardini storici: «Il nostro obiettivo è mostrare ai visitatori gli aspetti sociali ma anche quelli storico-artistici e botanici dei giardini storici spiega Alberta Cazzani docente del Politecnico di Milano -. Non sono importanti soltanto le componenti decorative ma anche quelle produttive di queste aree verdi: pensate al parco di Villa Fenaroli ed al suo straordinario vigneto». C’è una nuova offerta online per tutti coloro che vogliano scoprire i parchi monumentali e molto altro. Il sito www.italianbotanicalheritage.com è il portale adatto per approfondire tutte le realtà green italiane: «I giovani si interessano sempre più al giardinaggio, alla natura, all’ambiente in generale spiega Margherita Lombardi, agronomo e giornalista -. La botanica non è necessariamente un ambito professionale ma rimane soprattutto un interesse, un piacere e soprattutto una passione». Commettere delle ingenuità è un rischio che è dietro l’angolo, spesso comportamenti superficiali e interventi urbanistici estremi finiscono con il minare quel rapporto simbiotico tra uomo e natura: «Errori di progettazione portano in modo ineluttabile alla sofferenza e ad accelerare il processo di deperimento commenta Nicola Noè, professore di Botanica al Politecnico di Milano-. Per le piante, la migliore cura è la prevenzione, nessun elemento deve essere trascurato nei parchi persino le potature devono essere eseguite con la massima attenzione». La Rete dei giardini storici ha una propria associazione che, attraverso un ruolo di consulenza ed indirizzo, vuole aiutare le amministrazioni locali a valorizzare questi beni fragilissimi: «Abbiamo preso in considerazione la possibilità di espanderci rispetto all’area milanese, abbiamo già contatti a Brescia con professionisti del settore conclude Laura Sabrina Pelissetti, presidente Associazione Rete Giardini Storici -. Se le amministrazioni pubbliche volessero chiedere informazioni su come aderire ecco www.retedeigiardinistorici.com. Ci farebbe molto piacere rispondere alle domande e renderci utili in qualsiasi modo». Quindi anche nelle amministrazioni locali bresciane si può affermare questa positiva collaborazione con ReGiS, in fondo uno sguardo milanese e metropolitano può allargare gli orizzonti anche sul tema green.

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FONTE: BresciaOggi

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